venerdì 16 settembre 2016

Allattare i gemelli si può !!! La storia di latte di Silvia e dei gemellini Giuseppe e Maddalena

Sono Silvia, infermiera, moglie di Marco, mamma di Giuseppe e Maddalena, concepiti con ICSI presso l'ospedale s.Anna di Torino per problemi fertilità da parte di entrambi i genitori e nati a 36+1 con cesareo programmato poichè podalico lui e trasversa lei. Ecco, tutto il contrario di quel che il mio "film di vita" prevedeva... Mi sono sposata presto (21 anni) perchè volevo diventare mamma di almeno tre bimbi entro i 30 anni. Dopo 7 anni di tentativi, visite specialistiche, indagini diagnostiche ecc ecc ecc... FINALMENTE a 28 anni e 6 mesi divento mamma di Giuseppe e Maddalena! Avrei voluto partorire naturalmente, ma non si è potuto. Avrei voluto concepire naturalmente, ma non si è potuto, Volevo tanto usare i pannolini lavabili ed allattare naturalmente, e lo sto facendo!!!! Per quanto riguarda l'allattamento, all'ospedale, supporto zero. Su tutto il personale medico, ostetrico ed infermieristico (in 7 giorni di ricovero) ho trovato una sola ostetrica sulla mia stessa lunghezza d'onda. Le tipe del nido (non so che qualifica avessero) altro non facevano che ingozzarmi i bimbi di LA. I pediatri sostenevano che "se volevo potevo provare, ma di solito si riesce allattare un gemello e mezzo....". Bene, mi son detta "sono tutti dalla tua parte!!". Appena mi son potuta sedere a letto (mattino della prima giornata post cesareo) mi sono armata di tiralatte e ogni 2/3 ore tiravo. Ricordo ancora con quanta gioia ho accolto i primi 10ml di colostro, mi sembra in 3ª giornata! Poi usavo un "Das artigianale" fatto con una siringa da 5ml e un agocanula, frutto dell'ingegno della sopracitata ostetrica (Rosy). Quando le altre ostetriche e le tipe del nido mi han vista con un bimbo al seno e la siringa in mano mi han guardato di un male!! Beata ingenuità va.... La montata è arrivata il 6º giorno (per fortuna mentre ero ancora ricoverata), il mio è stato un ricovero protratto perchè ho sanguinato un po', e sono stata poi dimessa con 6,8 di emoglobina e la raccomandazione di "non stare sola con i bimbi per almeno un mese" e poi "tanto lei è infermiera, sa come si deve comportare..." Vabbè, sorvoliamo anche su questo! Arrivata a casa ho guardato mio marito e gli ho detto: "PRIORITÀ DI OGGI: mangiare loro, mangiare noi, DORMIRE! alla lavatrice e alle borse dell'ospedale ci pensiamo domani..." E quindi, da quel giorno, 5/6/2015 è iniziato il mio rapporto con il tiralatte a domicilio. Un odio/amore, soddisfazione/frustrazione che per fortuna ha avuto fine poco dopo aver contattato Monica. Credo sia stato attorno al 15 del mese... non ricordo con esattezza... Stufa e spossata dagli orari serrati del tiralatte, da rispettare categoricamente (pena la decimazione delle provviste nel frigorifero) ho cercato on line una consulente IBCLC, ed ho trovato LEI. MONICA. Professionale, serena, disponibile ed accogliente. Una manna per me, che in quei giorni stavo vacillando.... La mia richiesta è stata questa:" ciao, sono Silvia mamma di due gemellini, voglio smettere con il tiralatte e imparare ad allattare in tandem!". Insomma dazeroamille in un batter di ciglia! Monica mi ha anche insegnato la pazienza, consigliandomi di procedere x gradi: un bimbo al seno per volta, per un pasto al giorno, aumentando gradualmente le poppate in base allo stato d'animo di tutti. Ecco. Ci ho messo un po' a decidermi... ma il 23/6 mi sono lanciata con Giuseppe e il 26/6 avevo anche attaccato Maddalena! Molto più in fretta del previsto, ho detto "ciao ciao" al MEDELA simphony tanto odiamato! Oggi i bimbi hanno quasi 16 mesi, a breve ricomincia il lavoro, l'inserimento al babyparking è ormai imminente... Crescono a vista d'occhio. Veramente troppo velocemente! Imparano ogni giorno tante cose nuove: Giuseppe già cammina, Maddalena mangia di tutto con le posate... E quando è ora delle coccole, mi chiamano x la "ninni" che è un mix di tetta/coccole/nanna... Sono dolcissimi ❤️. Tutto questo anche grazie a Monica Bielli. non so cosa avrei fatto senza di te.... Infinitamente grata! Silvia.